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Coccoetti e Moddizzosu con una maestra sarda

Avevo 23 anni quando ti ho conosciuta e già da allora fantasticavamo su cosa fare da grandi…Frequentavamo un corso sull’autoimprenditoria femminile e avevamo fatto un business plan su come aprire e gestire un negozio di dolcetti sardi: tu avresti fatto i dolcetti, naturalmente!

E quest’estate ti ho incontrato di nuovo con più calma, con più tempo e siamo riuscite a fare qualcosa insieme!

Mi hai organizzato un corso con una maestra sarda @marisabakery per imparare a fare il nostro pane, sia quello a pasta dura che “Su Moddizzosu”, il pane mozzato!

@unaragionierainfermento guardate il suo profilo IG!

E così sono venuta fino a Selargius, mi hai offerto i #culurgiones e i gnocchetti sardi di farro monococco e hai preparato il pomeriggio per ricevere Marisa!

Insieme a lei abbiamo conosciuto “su framentu” che altro non è che la pasta da riporto nata dalla pasta madre, perché è un pezzo di impasto che si taglia e si conserva per il giorno dopo!

E abbiamo realizzato SUCOCCOI e SUMODDIZZOSU che sono due pani tipici della tradizione sarda.

RICETTA COCCOETTI:
– 1 kg di semola (noi abbiamo usato semola senatore cappelli)
– 500 gr di acqua (la quantità di acqua è relativa al tipo di semola che si usa e da quanta questa ne assorbe) negli non metterla tutta insieme
– 25 gr di sale
– 200 gr di su framentu, ma va benissimo anche la pasta madre solida (se usiamo la liquida, dobbiamo considerare che ha più acqua, perciò dovremmo togliere 50 gr di acqua all’impasto)

Per prima cosa abbiamo sciolto il sale grosso nell’acqua in modo da farlo sciogliere bene e da non trovarci grumi nell’impasto. Poi abbiamo iniziato a lavorare con le mani l’impasto (ma va benissimo anche con la planetaria). Abbiamo aggiunto il lievito solo quando la semola si è sciolta bene e poi abbiamo messo l’impasto a riposare. Dopo 30 minuti abbiamo formato i coccoetti spezzando 400 gr, pirlando l’impasto per farlo diventare liscio. Poi abbiamo chiuso e fatto i tagli.
Dopo che ha lievitato abbiamo infornato per 30 minuti a 230° C circa.

RICETTA SU MODDIZZOSU:
– 500 gr di semola (noi abbiamo usato semola senatore cappelli)
– 500 gr di farina di grano duro (noi abbiamo usato senatore cappelli)
– 550 gr di acqua (la quantità di acqua è relativa al tipo di semola che si usa e da quanta questa ne assorbe) negli non metterla tutta insieme
– 25 gr di sale
– 200 gr di su framentu, ma va benissimo anche la pasta madre solida (se usiamo la liquida, dobbiamo considerare che ha più acqua, perciò dovremmo togliere 50 gr di acqua all’impasto)

Per prima cosa abbiamo sciolto il sale grosso nell’acqua in modo da farlo sciogliere bene e da non trovarci grumi nell’impasto. Poi abbiamo iniziato a lavorare con le mani l’impasto ripiegandolo su se stesso in “sa scivedda” (ma va benissimo anche con la planetaria). Abbiamo aggiunto il lievito solo quando la semola si è sciolta bene e poi abbiamo messo l’impasto a riposare. Dopo 30 minuti abbiamo prima spezzato i pani (anzi letteralmente li abbiamo mozzati) da 400 – 500 gr, pirlando l’impasto direttamente nel contenitore che abbiamo usato per impastare.
Poi abbiamo ricoperto l’impasto di farina e messo a riposare in un telo a testa in su (cioè la parte mozzata è quella che nel forno andrà in alto).
Dopo che hanno lievitato abbiamo infornato per 30 minuti a 230° C circa senza fare tagli.

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