Tempo fa partecipai a un corso di pizza napoletana. Era una piccola scuola di cucina che ora non c’è più ma cui ero molto affezionata. Non venivano insegnanti famosi, dai nomi noti, ma erano insegnanti competenti perché artigiani veri!
E uno di questi, Giovanni Mineo, ora anima panificatrice del Forno Crosta a Milano insieme a Simone Lombardi che è l’anima pizzaiola. Leggete la sua storia, arriva da studi classici e da un’esperienza di gestione di un forno nel carcere di Alessandria, perché è davvero una storia di passione!
INGREDIENTI:
300 gr di farina di forza 0 o 00
175 gr di acqua
9 gr di sale
1 gr di lievito di birra
PROCEDIMENTO:
Per prima cosa ho sciolto il lievito nell’acqua, ho aggiunto il 10% della farina e il sale. Ho iniziato a girare il composto e ho poi aggiunto il resto della farina a pioggia.
ho impastato fino a raggiungere il punto impasto e ottenere un impasto liscio e omogeneo che ho lasciato puntare per 2 ore a temperatura ambiente.
Trascorse le 2 ore, ho pezzato e formato le palline da 180 – 250 gr ciascuna.
Dopo tale operazione, le palline vanno lasciate lievitare per almeno 6 ore e possono essere utilizzate nelle 6 ore successive.
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Una volta che sono trascorse le 6 ore, è possibile stendere le palline e procedere alla farcitura e cottura della pizza.
La stesura delle palline deve avvenire dal centro verso l’esterno con la pressione di entrambe le dita. Il disco deve avere uno spessore non superiore ai 4 mm.
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La pizza napoletana va cotta a 485° C .
Infornate, preferibilmente su pietra refrattaria condendo la pizza con il pomodoro e gli altri condimenti a piacere.
I forni casalinghi non arrivano a queste temperature, dovrete perciò mettere la temperatura al massimo!